Il World Economic Forum offre una prospettiva unica su tendenze e fenomeni globali, grazie alle sue relazioni con vari stakeholder, che includono governi, imprese, mondo accademico, società civile e media.
Il 13 ottobre scorso, in collaborazione con il Cyber-Human Lab dell’Università di Cambridge, il WEF ha diffuso un report intitolato “Exploring the Industrial Metaverse: A Roadmap to the Future“. Questo studio ha riacceso l’interesse verso un concetto tanto dibattuto quanto intricato: il Metaverso.
L’Osservatorio Realtà Aumentata e Metaverso del Politecnico di Milano descrive il Metaverso come “un ecosistema immersivo, persistente, interattivo e interoperabile, composto da molteplici mondi virtuali interconnessi in cui gli utenti possono socializzare, lavorare, effettuare transazioni, giocare e creare asset, accedendo anche tramite dispositivi immersivi“.
Il Metaverso non si limita dunque al contesto dei videogiochi o dell’intrattenimento. Si estende ben oltre, rappresentando la prossima fase dell’evoluzione di Internet. Ha potenzialità rilevanti nel panorama lavorativo, con molte imprese che hanno già iniziato esperimenti in questa direzione. Da qui il termine “Enterprise Metaverse” o “Metaverso industriale“.
Il report illustra l’attuale impiego del Metaverso nel mondo aziendale e, partendo dai dati raccolti, cerca di definire le prossime tappe, la roadmap verso il futuro.
Che cos’è il Metaverso industriale
Semplificando, possiamo definire il Metaverso industriale come l’applicazione del concetto di metaverso al mondo dell’industria. Si tratta del passaggio successivo alla creazione di Digital Twin (gemelli digitali di cui abbiamo già parlato qui) perché si va oltre la riproduzione digitale di un singolo impianto o di una singola organizzazione.
Integrando la definizione precedente, possiamo anche affermare che il metaverso industriale è una riproduzione virtuale degli asset operativi, che acquisisce e analizza dati provenienti da fonti diverse andando a creare una sorta di piattaforma 3D persistente.
Il Metaverso industriale integra al proprio interno tutti gli elementi presenti nel mondo reale come i processi, i materiali, le macchine e le persone, creando un continuo scambio di informazioni tra i due mondi (reale e virtuale).
Inoltre, il Metaverso industriale si basa su una serie di tecnologie abilitanti, quali la Realtà Estesa (XR), la robotica, i sensori – come parte dell’Internet of Things, l’Intelligenza Artificiale (IA), gli strumenti di sviluppo e la blockchain.
Stato attuale
Se osserviamo la situazione odierna dello sviluppo del metaverso possiamo notare notevoli differenze nella sua adozione. Alcuni settori sono più avanti nelle sperimentazioni, in particolare quello aerospaziale, farmaceutico, energetico e automotive. E anche all’interno di questi settori, ci sono realtà che si posizionano più avanti di altre. Ma nonostante queste differenze, le sfide e le opportunità che si incontrano sono simili.
In generale, in questi settori sono state avviate delle sperimentazioni che prevedono l’utilizzo della Realtà Virtuale o mista e l’utilizzo di modelli 3D. Si tratta però di progetti pilota, non integrati con i software esistenti o in una “metaverse platform”. Le difficoltà comuni che si riscontrano nell’implementazione sono principalmente legate a una connessione Internet non sufficientemente potente per realizzare quanto previsto, alla mancanza di dati strutturati provenienti dai macchinari e dispositivi esistenti, alla difficoltà di interpretare i dati, alla consapevolezza che i modelli 3D, il cui potenziale è chiaro, siano utili ma ancora a costi troppo alti.
Il report ci chiarisce il significato di Metaverso industriale, che dovrebbe essere un “open ecosystem platform built on defined and shared standards. It should be embedded in a fair, ethical and internationally coordinated legal system where it provides economic, social and environmental value to many players”.
Secondo gli autori del report, il Metaverso industriale dovrebbe quindi essere una piattaforma-ecosistema aperta, costruita su standard definiti e condivisi. Dovrebbe essere inserito in un sistema giuridico etico e coordinato a livello internazionale, in cui crei valore economico, sociale e ambientale a molti attori.
Ma il report è chiaro sulla fotografia dello stato attuale: “Ad oggi mancano una visione chiara, strategia e processi di governance per l’intero concetto di Metaverso industriale”.
Allo stesso tempo, ci sono prospettive ottimistiche per il futuro. In particolare, lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, secondo gli autori, avrà un effetto trainante su molte altre tecnologie che potrebbero così progredire più velocemente.
Fondamenti e applicazioni del Metaverso industriale
Il report individua 4 dimensioni chiave per garantire un Metaverso industriale di valore, collaborativo e responsabile:
- Mercato
- Tecnologie
- Risorse
- Casi d’uso
Queste quattro dimensioni sono alla base di un approccio che ha come obiettivo il tracciamento di un possibile percorso di implementazione del Metaverso industriale.
- La prima dimensione chiave, il mercato, deve essere analizzata attraverso diverse lenti (economiche, sociali, ambientali, politiche e legali) per garantire un’espansione responsabile del Metaverso industriale e per apportare benefici tangibili agli attori coinvolti. Queste prospettive potrebbero diventare ancora più complesse a causa dell’interazione tra il mercato e il contesto politico-giuridico internazionale.
- Le tecnologie sono ciò che abilita il metaverso e sono alla base di una potenziale piattaforma interconnessa. Queste si possono sintetizzare in cinque livelli che vanno dall’infrastruttura hardware fino all’interfaccia utente.
- La terza dimensione chiave include tutte le risorse necessarie allo sviluppo del Metaverso industriale. Parliamo quindi di risorse organizzative (struttura, cultura e governance), di risorse finanziarie e di risorse umane (management e dipendenti).
- Infine, i casi d’uso potenziali si possono distinguere in base alla fase del ciclo di vita del prodotto considerata. I casi d’uso sono una rappresentazione concreta del valore che il Metaverso industriale può apportare e sul suo impatto per le aziende.
Considerando questi fattori, l’obiettivo è quello di delineare un possibile percorso di implementazione. Il roadmapping è una potente tecnica utilizzata per strutturare e visualizzare sistemi complessi in ambienti dinamici.
La roadmap: verso il Metaverso industriale
La roadmap considera le quattro dimensioni di cui sopra nel breve (nei prossimi 5 anni), medio (tra 5-10 anni) e lungo termine (tra 10-15 anni). Il contenuto è il risultato di interviste con i principali stakeholder del settore, compresi anche i fornitori di software e hardware, società di consulenza e altre organizzazioni pertinenti.
È importante considerare che la roadmap non definisce un quadro futuro preciso, ma il percorso probabile di sviluppo per i prossimi 15 anni, fondato sulle intuizioni della comunità.
Ognuna delle quattro dimensioni – mercato, tecnologie, risorse e casi d’uso – viene mappata lungo l’orizzonte temporale e analizzata in profondità.
Tra le molte informazioni a disposizione, è interessante soffermarsi su due temi: la cultura e la formazione.
Nel breve periodo, la cultura è un fattore cruciale per lo sviluppo del Metaverso industriale, perché può incoraggiarlo o ostacolarlo. Nel lungo periodo diventa fondamentale una cultura collaborativa e aperta alla tecnologia per promuovere l’innovazione.
Per quanto riguarda la formazione, nel breve periodo i metodi formativi includono prevalentemente sessioni in presenza e l’uso di materiali testuali e video con qualche progetto pilota di utilizzo di scenari di apprendimento virtuale. Nel lungo periodo, l’uso della formazione in ambienti virtuali, realistici e immersivi permette di aumentarne l’efficacia mentre l’interazione multiutente e la supervisione automatizzata diventano possibili.
Conclusione
Il report si conclude con una sintesi dei punti di azione distinti per ognuna delle quattro dimensioni considerate e con una serie di domande che rimangono come punti aperti di discussione.
In particolare, rimane un punto di attenzione il ruolo dell’uomo. Gli autori si chiedono e ci chiedono quale potrebbe essere il ruolo umano al crescere dell’utilizzo della robotica e se il Metaverso industriale sarà ancora incentrato sull’uomo in futuro.
E non solo, quale sarà l’impatto sociale e sul lavoro dell’adozione del Metaverso industriale? Come cambierà al maturare di questo ecosistema?
Ad oggi non ci sono sufficienti informazioni per rispondere a queste domande, ma è importante continuare a porsi questi interrogativi man mano che lo sviluppo del Metaverso industriale prosegue.