Possono essere considerati come i due estremi dei metodi di somministrazione della formazione. Ma se un tempo erano rivali, oggi l’aula e le pillole sono complementari nei progetti formativi, a patto però che sappiano interpretare le nuove necessità delle aziende. L’aula deve trasformarsi in luogo d’incontro – ecco perché si può svolgere in spazi differenti – mentre le pillole devono consentire la miglior preparazione e, successivamente, possono essere utili per richiamare alla mente la formazione appresa e quindi applicarla nella quotidianità. Ne abbiamo parlato con due esperti di formazione, interpellati in quanto tra i principali rappresentanti di questi due metodi. Leggi l’intervista a Maria Giovanna Garuti, Partner di Ismo e Psicologa del lavoro e Franco Amicucci, Ceo e Founder di skilla – Amicucci Formazione
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