La crisi sanitaria e i provvedimenti del governo hanno dato un’accelerazione potente al lavoro agile, sia pure assolutamente ristretto dentro le pareti di casa. […] Ma smart working è altro: <<è lavoro flessibile, una parte a casa e una parte nel luogo di lavoro o altri luoghi, con nuove competenze da acquisire, sia da parte del lavoratore che del management aziendale, significa saper gestire il tempo in autonomia, programmare bene il lavoro, saper utilizzare agilmente le strumentazioni digitali per coordinarsi, comunicare, condividere documentazione e processi di lavoro di team dispersi>>. Leggi l’intervista a Franco Amicucci
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