All’improvviso per l’emergenza del coronavirus e all’insegna del motto “state a casa” un grandissimo numero di lavoratori sono stati catapultati in un nuovo contesto organizzativo. Di volta in volta, questo nuovo contesto è stato indicato come telelavoro, home working, lavoro agile e smart working. Sebbene tali espressioni non siano sinonimi hanno un denominatore comune che coincide con la delocalizzazione della postazione di lavoro in “luoghi altri” dai siti aziendali.
Leggi l’articolo di Franco Amicucci, Marco Bentivogli e Raoul Nacamulli