Per affrontare l’onda di cambiamento, non esiste un unico approccio, ma una valida metodologia potrebbe essere rappresentata dal reverse mentoring. Consiste in un processo mediante il quale i giovani – con una forte competenza digitale – aiutano i senior – con una lunga esperienza lavorativa – a familiarizzare con la tecnologia. Siamo in un momento storico di straordinari cambiamenti in diversi aspetti della vita organizzativa la trasformazione digitale che tutte le aziende stanno affrontando è uno dei fattori di questo mutamento: le organizzazioni si trovano a dover aggiornare le competenze digitali di tutte le risorse e allo stesso tempo devono rendere i junior capaci di diventare i futuri leader, in grado di guidare le prossime sfide del business. L’obiettivo del processo è un reciproco scambio di esperienze, conoscenze e capacità.
Di seguito, le 10 fasi per avviare un programma di reverse mentoring:
- definire un modello di competenze digitali valido per l’azienda
- fissare lo standard minimo di competenze digitali che tutte le risorse devono raggiungere
- selezionare la popolazione di senior e junior da coinvolgere
- valutare il patrimonio di competenze digitali interno tramite un assessment
- assegnare ad ogni junior un massimo di 3 senior da formare e seguire
- concordare gli obiettivi di ogni coppia sulla base delle esigenze personali, delle strategie di business e dei risultati dell’assessment
- formare i junior alla base della tecnica del mentoring e al modello delle competenze digitali, ingaggiare i senior con un evento dedicato
- fornire ai junior dei validi strumenti per creare un programma di sviluppo dei senior
- avviare il programma di reverse mentoring con un minimo di 4 incontri
- valutare nuovamente i progressi e l’esperienza di entrambe le popolazioni.
Sono tre i principali benefici che l’organizzazione può trarre da questa metodologia.
- Digitalizzazione: i giovani possono trasmettere ai senior diverse competenze digitali.
- Sviluppo della leadership: i senior possono aumentare le capacità di leadership e manageriali dei junior, garantendone una crescita più veloce ed organica.
- Promozione della cultura dell’innovazione: la prospettiva dei junior può aiutare l’organizzazione ad avere successo ed aggiornare alcune pratiche consolidate.
Questa tematica è stata affrontata nel posterLab n. 23: “reverse mentoring”
Federico Amicucci