Approfondimenti

Formazione obbligatoria: è possibile creare corsi eLearning non soporiferi?

Nelle grandi organizzazioni di tutti i settori la formazione obbligatoria è tipicamente quella in materia di salute e sicurezza, la formazione sul codice della Privacy e quella sul D.Lgs. 231. Vari vincoli, dovuti sia alla natura dei contenuti, sia ad alcuni requisiti della normativa stessa, portano tali corsi ad avere una durata anche superiore alle 4 ore di conseguenza una delle lamentele più frequenti da parte dei fruitori è la lunghezza e quindi la “pesantezza” di tali iniziative formative. In un precedente articolo abbiamo spiegato come “Il carattere “obbligatorio” della formazione ci porta a pensare ad una formazione focalizzata sui freddi contenuti di una normativa” e abbiamo proposto alcune regole d’oro per rendere coinvolgenti tali attività. Ma cosa fare per rendere piacevole la parte espositiva di queste lezioni? Ci sono delle buone pratiche per rendere più “leggero” l’ascolto dei moduli in cui vengono presentati concetti e procedure?

Ecco 3 buone pratiche:

Collegamento a situazione concrete

Non c’è niente di peggio di una lezione che rimane esclusivamente sul piano generale. I partecipanti devono sempre sapere come ciò che stanno per apprendere si collega alla vita di tutti i giorni. Dobbiamo far capire “a cosa serve” tale formazione con un collegamento a situazioni concrete, magari con animazioni, attori o persino con un linguaggio informale o ironico. Nei nostri corsi deve essere sempre chiara la risposta alla seguente domanda: dove si applicano le nozioni del prossimo modulo?

Dare informazioni pratiche e concrete

La maggior parte dei corsi di formazione obbligatoria hanno lunghe introduzioni sul quadro normativo e un’abbondanza di definizioni. I partecipanti hanno l’impressione di non apprendere qualcosa di davvero utile per loro. Gli obiettivi formativi di ogni modulo devono essere sempre ricchi di “saper fare”, non solo di “sapere”. Qual è la conseguenza pratica di ciò che è stato appena spiegato?

Scegliere intelligentemente i linguaggi multimediali

Stare di fronte al computer, ascoltando una voce monotona che per 4 ore commenta delle slide ricche di testo e con qualche immagine, non è il contesto ideale per apprendere qualcosa. Diamo ritmo alle nostre lezioni con un linguaggio informale e alterniamo l’uso di vari linguaggi multimediali: filmati, esercizi, cartoni animati, animazioni, ecc…

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Marco Amicucci

Scritto da: Marco Amicucci il 17 Maggio 2017

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