La trasformazione digitale ha un grande impatto sulle competenze della workforce. Le aziende e le istituzioni dovranno prevedere massivi piani di upskilling e reskilling e, secondo il DESI, l’Italia è ancora al 25° posto in Europa quando si parla di abilità digitali. Il rischio di darwinismo digitale è alto: soltanto i top performer delle aziende sviluppano elevate abilità digitali (il 22% della popolazione italiana secondo il DESI), mentre la restante parte della popolazione rischia di rimanere esclusa dal mercato del lavoro. Nel mondo delle banche e delle assicurazioni, ad esempio, la rivoluzione Fin-Tech porta con sé un profondo bisogno di sviluppare le competenze digitali base e avanzate.
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