Il Manifesto traccia il profilo identitario di un’azienda e, al contempo, ne determina la sua visione e la sua missione. Il Manifesto di skilla ad esempio, stabilisce i principi che ispirano ogni azione all’interno dell’azienda dando vita ad un prodotto che sia identificabile e riconducibile al produttore stesso. Quando questi principi guidano il lavoro del singolo, del gruppo e dell’intera organizzazione, allora il Manifesto diventa non solo una carta di fondazione, ma anche un testamento vivo che può e deve essere attualizzato nelle pratiche di ogni giorno. I dieci punti cardinali di skilla propongono un’identità precisa che si articola attraverso determinati valori quali: la ricerca della bellezza, l’essenzialità, l’equilibrio tra futuro e tradizione. In questo modo è possibile lasciare ad ogni attività dell’organizzazione un’impronta forte e inconfondibile. Il Manifesto di skilla è stato oggetto di uno dei workshop che, come team di BSD design (www.bsdesign.eu), abbiamo condiviso con Amicucci Formazione. Nel workshop di analisi e riflessione proposto, i valori di skilla sono stati rivalutati in maniera congiunta dal team di design e da un gruppo rappresentativo delle varie anime dell’organizzazione sono stati messi in discussione e ridefiniti nell’ottica di creare legami di valore con i prodotti e con i clienti. Ad esempio, di questa riflessione a più mani, prendiamo il 1° Principio del Manifesto, “ricercare la bellezza in tutto ciò che ci circonda”. Da linea guida per la condotta personale, è diventato un vero e proprio mantra della progettazione e dello sviluppo di prodotti, essendo la bellezza il miglior predittore della soddisfazione dell’utente. Da questo ne è stata sviluppata la correlazione tra usabilità e bellezza: la bellezza come costrutto valutativo di alto livello a differenza dell’usabilità che è data da un insieme di attributi del prodotto che sono di basso livello. La bellezza implica l’eleganza, ma non viceversa, allo stesso modo l’usabilità può portare alla bellezza, ma non è l’unico modo per raggiungerla. La bellezza oggi, intesa in senso esteso come attrattività di un prodotto, è uno degli attributi di un’esperienza d’uso dei prodotti progettata ad hoc (user experience design). La bellezza è nell’interazione con i prodotti, nei giudizi di bontà, di utilità, di attrattività che a questi attribuiamo mentre li usiamo, alla storia che chi raccontano e che siamo in grado di leggere. La ricerca di bellezza in ciò che ci circonda si estende quindi alla bellezza in quei prodotti che sono frutto del nostro agire, gli artefatti creati dal nostro ingegno, che susciteranno modi nuovi di operare, ma anche modi nuovi di essere, grazie alla coniugazione di aspetti funzionali e aspetti estetici di gradevolezza, di gusto e d’ispirazione legati alla loro storia d’uso dei prodotti. Riflessioni come queste hanno segnato una parte delle nostre attività di workshop in Amicucci Formazione, lasciando il team di design sicuramente arricchito da un metodo di riflessione, al contempo paradigmatico e applicato alla progettualità. Il team skilla è stato colpito dalla profondità di una missione aziendale tanto alta, quanto di ispirazione concreta per lo sviluppo dei prodotti e dei servizi da offrire sul mercato. Missione che ha suscitato orgoglio e motivazione crescente nella volontà di dare attualizzazione concreta ai principi ispiratori dell’organizzazione.
Alessandro Pollini e Oronzo Parlangeli, BSD design (www.bsdesign.eu)
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