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Trasformazione digitale e nuove competenze: una priorità dell’Unione Europea

“Le tecnologie e le comunicazioni digitali permeano ormai ogni aspetto della nostra vita. Dobbiamo costruire un’Europa che dia forza sia ai nostri cittadini sia alla nostra economia. E oggi, entrambi hanno scelto il digitale.”Così, il presidente della Commissione Europea Juncker, nel suo discorso sullo stato dell’Unione Europea del 2016, confermava l’importanza data dalla Commissione Europea al tema del digitale. In effetti, quella della trasformazione digitale è un’area nella quale la Commissione Europea è stata ed è tuttora estremamante attiva, soprattutto grazie all Strategia per il Mercato Unico Digitale. Sono molte le azioni in corso e altrettante le opportunità offerte dalla Commissione per supportare le imprese Europee nel processo di digitalizzazione. La digitalizzazione sta avendo forti ripercussioni sui mercati del lavoro: alcuni posti di lavoro stanno scomparendo, altri ne se ne creano e molti subiranno una trasformazione. Basti pensare che secondo Eurostat nel corso degli ultimi 10 anni nell’UE l’occupazione di specialisti in TIC nell’UE è aumentata di circa 2 milioni di unità [1], ma nel 2015 il 40% delle imprese ha dichiarato di incontrare difficoltà a riempire i posti vacanti [2]. Nello specifico, preoccupa il dato che quasi la metà delle imprese europee non mette in campo strategie per riqualificare i lavoratori [3]. La nuova agenda per le competenze per l’Europa [4] del giugno 2016 indica che le competenze digitali dovrebbero essere considerate parte integrante delle competenze essenziali per il futuro [5], ed è per questo che il Consiglio Europeo ha adottato nel 2016 una raccomandazione che prevede la creazione di piani d’azione nazionali entro la metà del 2018 [6]. La coalizione per le competenze e le occupazioni digitali [7], che coinvolge imprese, parti sociali e autorità pubbliche con il fine di migliorare le competenze digitali attraverso un uso più efficiente dei fondi UE, ha recentemente lanciato il progetto pilota “Digital Opportunity“, che si prefigge di fornire ai laureati, la possibilità di effettuare esperienze dirette grazie a tirocini transfrontalieri nel settore digitale. Per quanto riguarda la modalità di acquisizione di competenze, in Europa cosi come in Italia, a fronte di un’economia e di una società in rapida evoluzione, le modalità formative hanno evidenziato cambiamenti minimi. E se pensiamo che, al ritmo attuale, il divario tra il livello delle competenze effettive e il livello richiesto è in costante crescita, è necessario agire rapidamente, anche perché l’Italia, nonostante importanti “sacche di innovazione”, rimane tra i paesi che più stanno soffrendo la trasformazione digitale [8]. La Commissione Europea ha messo in campo sostegno politico, strumenti di ricerca e strumenti pratici per modernizzare i sistemi d’istruzione e di formazione del continente, ora è tempo che tutti gli Stati membri, Italia in testa, inizino a considerare le necessarie misure di accompagnamento della trasformazione digitale una priorità assoluta.

Fabio Nascimbeni


[1] Eurostat 2016. Dati 2006-2015.

[2] Eurostat, specialisti TIC – posti vacanti di difficile copertura per le imprese, http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/ICT_specialists_-_statistics_on_hard-to-fill_vacancies_in_enterprises

[3] Commissione europea, Digital Transformation Scoreboard, gennaio 2017.

[4] COM(2016) 381.

[5] COM(2017) 250, C(2017) 2600 e SWD(2017) 201, pag. 6-7.

[6] Raccomandazione del Consiglio, del 19 dicembre 2016, sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: Nuove opportunità per gli adulti (2016/C484/01)

Scritto da: Fabio Nascimbeni il 30 Maggio 2018

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