Approfondimenti

10 Lectio Magistralis sulla strada della sostenibilità

Nei prossimi dieci anni tutti noi saremo chiamati ad uno sforzo aggiuntivo in vista del raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In qualità di coordinatrice del percorso sui Megatrend, che si inaugurerà tra pochi giorni, mi sono interrogata su come meglio accompagnare i nostri stakeholders e tutti coloro che si affidano a Skilla, per prepararsi al processo di trasformazione, già in atto sotto la spinta dell’innovazione digitale, dell’evoluzione demografica e delle disfunzioni della globalizzazione, ma prepotentemente accelerato con l’avvento del Coronavirus. La crisi, da vero e proprio catalizzatore di cambiamento, ha reso di stretta attualità fenomeni in fase di maturazione: i lustri sono diventati mesi, gli anni settimane. Questa travolgente spinta verso il nuovo ha coinvolto anche la Sostenibilità, che ha visto rapidamente mutare la sua collocazione nella società, la sua valenza nelle dinamiche economiche, la sua stessa cifra identificativa, assumendo, quasi di colpo, una centralità inedita, una fisionomia inesplorata, in particolare, per il mondo dell’Impresa.

L’attenzione alla tutela dei diritti umani, la salute e la sicurezza delle persone, la protezione dell’ambiente, con particolare riferimento al tema del climate change e della circular economy, e la valorizzazione dei territori sono condizioni irrinunciabili ad ogni ipotesi di sviluppo. Novità così forti e penetranti non possono che avere ripercussioni anche nel campo della Formazione, i contenuti della quale andranno ricalibrati alla luce delle sopravvenute esigenze del Contemporaneo.
La proposta formativa deve oggi necessariamente tenere conto del nuovo ruolo svolto dalla Sostenibilità nella Società e nelle Aziende. Dato il carattere poliedrico e composito di questo concetto, anche la Formazione dovrà avere caratteristiche di trasversalità e multidisciplinarietà, contemplando sia la componente culturale (parità di genere, stato sociale…), sia quella giuridica (diritti umani, proprietà intellettuale…), sia quella scientifica (risorse energetiche, impatto ambientale…) sia quella aziendale (organizzazione dei cicli produttivi, ingegneria delle reti di distribuzione…).

Le interconnessioni degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile sono di importanza cruciale nell’assicurare che lo scopo della nuova Agenda sia raggiunto. Se sapremo abbracciare l’intera Agenda, riusciremo a correggere e riformare un assetto economico-produttivo che ha penalizzato l’uomo e la natura e privilegiato la speculazione. In un frangente tanto delicato, la scelta migliore è parsa quella di un percorso di Open Education, che prevedesse il coinvolgimento di figure di spicco del mondo istituzionale, accademico, imprenditoriale, che, in quanto esponenti della società civile, per storia e competenza, e, in quanto leaders, hanno contribuito e stanno contribuendo a guidare la spinta al cambiamento.

Abbiamo riflettuto a lungo sulle modalità con cui rendere il nostro viaggio un’esperienza costruttiva e coinvolgente e abbiamo scelto di far “raccontare” ad ognuno dei protagonisti dei nostri incontri la propria idea di sostenibilità, in termini olistici, che integrasse, in termini concettuali, le dimensioni economica, sociale, ecologica. Di fronte ad un cambiamento epocale, su scala planetaria, la trasformazione non può che essere promossa dalla società civile, favorendo la crescita di una coscienza collettiva attraverso l’acquisizione di un complesso di conoscenze, competenze e valori. Le nostre capacità scientifiche e tecnologiche dovranno porsi in un rapporto equilibrato con l’uomo e la natura. Adottare un modello di sviluppo sostenibile significa, infatti, individuare lo snodo di sintesi tra crescita economica, equità sociale e integrità ecologica. Il cammino che intraprenderemo non sarà affrontabile solo con strumenti tecnici, ma percorribile nel solco di grandi scenari, megatrend, interpretabili in modo consapevole, partecipato e condiviso. Lo sviluppo è, infatti, tale solo se collettivo, per evitare depauperamento di risorse, squilibri sociali e irrimediabili criticità per salute, lavoro e benessere. Noi, in linea con le Nazioni Unite, riconoscendoci nei 17 obiettivi dell’Agenda 2030, aderiamo al programma di azione che vede a riferimento le 3P: la persona, il pianeta e la prosperità, compiendo, per quel che è di nostra pertinenza, i necessari passi perché ogni individuo possa essere messo nelle condizioni di esprimere al meglio il proprio potenziale.

Link alle Lectio Magistralis: www.skilla.com/learning-advisory/exploring-the-future/

Scritto da: Silvia Camisasca, giornalista il 19 Gennaio 2021

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