Le Academy aziendali stanno vivendo una grande trasformazione: da distributori di formazione che erogano corsi su richiesta delle varie aree, diventano partner strategici, producendo conoscenza e contribuendo alla definizione delle strategie aziendali.
Proviamo quindi a pensare alla nostra azienda come ad una città brulicante di vita, in movimento, dove la formazione è il cuore pulsante di questo ecosistema in continuo mutamento. Ma se l’edificio della formazione si sta rinnovando, come cambia il ruolo di coloro che ci lavorano? Dei formatori, dei progettisti, dei docenti? Lavorando in Academy aziendali sempre più finalizzate alla produzione di conoscenza e all’orientamento strategico, il formatore veste gli abiti di architetto, ricercatore e innovatore.
Vediamo le 5 principali competenze del formatore digitale!
LA COMPETENZA 1 – ricerca fonti e contenuti. Il formatore digitale non smette mai di apprendere. Sa ricercare con facilità contenuti del suo dominio disciplinare, verificarne la validità, filtrare e adattare per rispondere ai bisogni della sua realtà.
LA COMPETENZA 2 – organizza e classifica i contenuti. Il nuovo formatore utilizza ambienti interni ed esterni per ordinare e classificare i contenuti. In team progetta ambienti di capitalizzazione e riusabilità dei contenuti formativi.
LA COMPETENZA 3 – crea contenuti coinvolgenti. Sa utilizzare i nuovi linguaggi digitali per creare percorsi ad alto impatto comunicativo, piacevoli e ingaggianti, anche su materie tecniche e discipline considerate noiose. Coinvolge i partecipanti nella creazione di contenuti digitali. Riutilizza il patrimonio di filmati, immagini e pillole formative già acquisite in azienda.
LA COMPETENZA 4 – fa evolvere l’aula verso il digitale. Sa creare aule coinvolgenti, blended, integrando la tradizione con l’innovazione digitale, rendendo complici tutte le generazioni e le culture aziendali.
LA COMPETENZA 5 – gestisce il post aula Sa gestire il coinvolgimento e il processo di apprendimento nel post aula, curando community, autoapprendimento, project work, certificazioni.
Ecco quindi la sfida per il nuovo formatore: per valorizzare il proprio ruolo, dovrà dotarsi di un nuovo bagaglio di competenze digitali, di ricerca e di relazione.
Questa tematica è stata affrontata nel posterLab n. 6: “formazione formatori interni digitali”.
Chiara Moroni