L’ambiente lavorativo è la sede in cui le persone trascorrono gran parte del tempo di vita e in cui stringono molti legami e relazioni positive di collaborazione creativa, di cooperazione e di aiuto reciproco ed è anche scenario di lotte, conflittualità e frustrazioni che minano la salute stessa del lavoratore producendo alterazioni e stress.
Qualunque piano di sviluppo organizzativo che non tenga in conto l’energia ed il benessere delle persone come singoli e come gruppo sul posto di lavoro è certamente destinato all’insuccesso. L’efficienza, l’efficacia e la produttività di una organizzazione passano attraverso la promozione di una cultura del benessere che non sia fondata soltanto sull’assenza di malattia/malessere, ma che intervenga anche su altri importanti aspetti della vita lavorativa: consapevolezza, motivazione, comunicazione, emozioni e tutti i funzionamenti di fondo consci e inconsci dell’individuo e del gruppo.
Il tema del well-being è da molti anni centrale nell’impostazione e nell’implementazione di politiche aziendali atte a dare maggiore risalto all’importanza della persona sul luogo di lavoro. Indagini e rilevazioni a livello nazionale riportano un tasso di attivazione in tale direzione ancora basso.
La maggior parte delle creazioni umane non è opera di singoli ma di gruppi e di collettività in cui cooperano creativamente. L’esperto di benessere si occuperà principalmente di promuovere una cultura organizzativa con il coinvolgimento attivo di tutti gli attori organizzativi attraverso l’utilizzo del gruppo come dimensione ideale per la creazione e la diffusione del senso di appartenenza.
Una cultura del benessere nel mondo del lavoro è una leva di sviluppo organizzativo che si traduce in un maggior coinvolgimento ed inclusione del personale permettendo all’organizzazione di operare con un’alta efficienza ed efficacia.
Sempre di più oggi in tempo di Covid è fondamentale comprendere la salute del corpo (mens sana in corpore sano) tramite tecniche di espressività corporea e rilassamento, poiché una strategia aziendale tesa a valorizzare la ricchezza delle risorse umane passa attraverso il recupero delle soft skills, appartenenti a una dimensione più soggettiva e spesso inconsapevole , inconscia, e che necessitano di essere liberate per ottenere organizzazioni pronte alle competizioni di mercato e orientate all’apprendimento dall’esperienza. “L’impresa sta scoprendo oggi che l’atto ripetitivo e meccanico toglie la spontaneità quindi forza creativa , e che in molte funzioni aziendali è decisamente un danno” .
Oggi inoltre gli studi di fisica e delle scienze contemporanee hanno dimostrato “che il mondo appare come una rete interconnessa di rapporti le cui parti possono essere definite attraverso la loro connessione con il tutto” ( F. Capra, P. L. Luisi 2014); le parti isolate possono solo esistere in relazione al loro contesto.
Questa scoperta entra in risonanza con il concetto di interdipendenza, patrimonio della conoscenza e di tradizioni che dall’antichità sono arrivate fino ad oggi.
In questo tempo dominato dall’incertezza e dalla precarietà, aspetti evidentemente e notevolmente amplificati dal Covid, è dunque sempre più necessario sviluppare le competenze specifiche in modo che la consapevolezza delle risorse, l’energia e la collaborazione creativa possano introdurre benessere negli individui e nelle organizzazioni di appartenenza.
Questo è ciò che proponiamo da oltre 20 anni in connessione e confronto con diverse organizzazioni ed un team internazionale, con l’Impresa Sociale Nodo Group ( https://www.ilnodogroup.it/ ). Su tali tematiche la ricerca azione e proposta formativa ECW(Energy, Collaborative Creation and Wellbeing in Organizations) è un Seminario Residenziale chiamato Group Relation Conference ( https://www.tavinstitute.org/ ) dove la natura sistemica della sua metodologia, praticata da più di settant’anni a livello internazionale con ottimi esiti, è sviluppata attraverso un approccio integrato all’individuo e alle sue relazioni dinamiche e sostenibili con l’ambiente. Le questioni dell’autorità, della leadership e followership, del ruolo e dell’organizzazione – focus tradizionale e forte know how di una Group Relation Conference tradizionale – saranno studiate all’interno di questa prospettiva più ampia.
L’evento formativo residenziale legato al contesto che ci ospita e a ciò che sta succedendo nel mondo nel qui ed ora , si focalizza sulla sostenibilità, sul generare benessere e sulla necessità di esplorare come collaborare in modo creativo, offrendo una rivisitazione dei ruoli leader/follower.
Link all’evento: ECW 2021
Luca Mingarelli – Co-Direttore ECW 2021 – Vicepresidente il Nodo Group