Tanto più potente è una tecnologia, tanto sono maggiori i rischi legati alla sua diffusione. Considerando che le tecnologie digitali hanno portato ad una delle più importanti rivoluzioni nella storia dell’uomo, non è pensabile che non ci siano rischi di nessun genere.
Cyber security e cyber safety
Quando parliamo di rischi collegati alla tecnologia, facciamo riferimento sia a quelli ambientali che a quelli legati all’utilizzo dei social per la manipolazione politica e commerciale, fino ai crimini informatici e al tecnostress. Coloro che si occupano di educazione digitale nelle aziende e nelle organizzazioni in generale, devono quindi valutare due aspetti:
- l’educazione alla sicurezza informatica, cioè la cyber security
- l’educazione ad un sano utilizzo della tecnologia, ovvero la cyber safety
allo scopo di sviluppare una piena consapevolezza dei rischi e delle opportunità.
Cyber security
Cyber security è il termine utilizzato per identificare la sicurezza digitale in termini di minacce e protezione dagli hacker. Nel 2017 gli attacchi informatici son saliti del 2.200% rispetto al 2016 il dato è un chiaro segnale per le aziende che devono attrezzarsi per gestire situazioni quali il:
- phishing: il tipo di truffa attraverso la quale un malintenzionato, fingendosi un ente o un’azienda affidabile, attraverso una comunicazione digitale cerca di ingannare la vittima al fine di ottenere informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso
- social engineering, ovvero l’hacking alle persone tra le tecniche più comuni è quella l’impersonification, cioè far finta di essere qualcun altro allo scopo di ottenere dati riservati.
Cyber safety
L’educazione ad un utilizzo sano della tecnologia inizia dalla consapevolezza sull’uso corretto degli strumenti digitali. Le tecnologie digitali infatti, se non utilizzate in modo corretto, possono diventare rischiose sia per la produttività che per la salute.
- Tecnostress: la tecnologia è stressante, ciò non dipende da un unico fattore ma da un insieme di cause:
- siamo costretti ad imparare ogni giorno cose nuove a causa dei continui cambi di interfaccia e software utilizzati
- passiamo un numero di ore molto elevato davanti agli schermi
- ci stressiamo ogni volta che la tecnologia non fa quello che ci aspettiamo
- riceviamo ogni giorno una gran quantità di messaggi e informazioni da differenti canali tecnologici
- lo smart working e il cloud ci ha reso costantemente connessi, impedendoci però di staccare la spina anche quando siamo a casa.
- Distrazioni continue: si stima che in media una persona perde il focus della propria attività ogni 3-10 minuti a causa delle continue distrazioni digitali (e non solo). Questo, oltre a determinare una forte diminuzione della produttività, diventa stressante e faticoso per il cervello.
Il ruolo della formazione
Cosa può fare allora la formazione di fronte a tale scenario?
- sensibilizzare, educare e formare le persone sui temi legati alla cyber security
- insegnare a riconoscere e prevenire lo stress legato alla tecnologia
- proporre delle regole sull’utilizzo corretto delle tecnologie
- promuovere il digital life balance
- promuovere il senso critico legato al digitale, senza credere indiscriminatamente alla retorica dei vendor di tecnologia che mettono in luce soltanto gli aspetti positivi.
Il ruolo della formazione è quindi quello di diffondere le conoscenze di base sulle tecnologie digitali e soprattutto quello di stimolarne un uso corretto e consapevole. Se non si esortano le persone ad una maggiore consapevolezza sui rischi legati al mondo digitale, non solo il digitale stesso può diventare improduttivo ma addirittura rischioso per le l’azienda. Scopri di più su slideshare
Federico Amicucci e Michele Pasquoni