Amicucci Formazione ha partecipato ad EMEMITALIA dal 7 al 9 settembre 2016, con una testimonianza sulla formazione on the job e blended. Franco Amicucci apre l’intervento esplorando i 10 trend che stanno cambiando la formazionein Italia:
- Blended
- Multicanalità
- Academy
- Autoapprendimento
- Autoproduzione
- Gamification
- Storytelling
- Visual Thinking
- Social learning
- Certificazioni
Cristina Cocchetto, Responsabile Formazione, Sviluppo Manageriale e Comunicazione Interna di OVS racconta la nuova OVS Store Management School. La scuola nasce con la società stessa per trasferire ai neolaureati le competenze per ricoprire il ruolo di store manager con responsabilità di fatturato e di gestione delle risorse. Ogni anno dalla OVS Store Management School escono 120 nuovi store manager. La struttura del corso è stata recentemente aggiornata per renderla maggiormente attrattiva e per preparare gli store manager più velocemente (la formazione prima durava tra i 24 e i 30 mesi, oggi dura dai 15 ai 18 mesi) in un mercato del lavoro sempre più veloce e dinamico. Tale aggiornamento si è reso necessario anche in funzione del target di riferimento: quello dei Millennials che ha caratteristiche di apprendimento differente rispetto alle generazioni precedenti. I Millennials studiano soprattutto se si divertono. Hanno più dimestichezza con gli strumenti tecnologici per cui possono accedere alla piattaforma eLearning e alla intranet, per apprendere in una dimensione social. Il nuovo approccio ha anche permesso di formalizzare le competenze tecniche, attraverso il censimento delle competenze fondamentali del mestiere in 6 aree e, all’interno delle aree, sono stati definiti gli argomenti (cosa devi saper fare) e, per ogni argomento, gli strumenti (tool, manuali e procedure). È stato così formalizzato il professional portfolio e la declinazione del programma trimestrale fino alla prova in negozio con il direttore formatore. Di seguito, il video integrale della testimonianza. Prosegue la testimonianza il Professor Franco Bocchicchio, con un approfondimento sul quadro formativo nella pubblica amministrazione. Nel 2015 il settore della Pubblica Amministrazione ha investito in formazione lo 0.30% della spesa del personale, mostrando una diminuzione rispetto al trend del 2013. È aumentata la formazione con risorse interne (60%), mentre sono rimaste stabili la formazione in presenza e quella online (rispettivamente 75% e 20%). Di interesse anche l’analisi della percezione rispetto alla formazione: il 27% della popolazione la ritiene utili, il 24% la ritiene mediamente utile e il 32% scarsamente utile. La criticità maggiore che si rileva in riferimento alla formazione nella Pubblica Amministrazione è da identificarsi nella mancata strategia rispetto ai piani formativi e da una scarsa cultura all’utilizzo delle nuove tecnologie. In conclusione, la testimonianza del Professor Pier Giuseppe Rossi sintetizza alcuni concetti chiave e fondamentali:
- Alternanza tra pratica e teoria connessa alla traiettoria individuale (postura di saper apprendere e sapersi inserire in questo dinamismo lavorando in ottica di sistema).
- Mappa – macro e micro visione: bisogna sempre avere un’ottica locale (cosa faccio) in un contesto globale (ruolo)
- Tutor: è una figura che andrebbe valorizzata e formalizzata. Si tratta della persona che sa accompagnare/affiancare e descrivere quello che fa. Deve saper guidare i collaboratori/risorse per permettere loro di porsi domande per comprendere il contesto. Tale ruolo è sempre più fondamentale all’interno di contesti aziendali che richiedono elevato dinamismo e velocità di apprendimento.
- Modello di ricerca collaborativa con l’azienda: va formalizzato ciò che sta cambiando tra formazione e innovazione. L’università deve diventare il posto in cui si raccoglie ciò che accade nei contesti esterni, in un’ottica di revisione del rapporto tra educazione e impresa.