I MOOC, Massive Open Online Courses, sono una recente innovazione nel campo della formazione e dell’educazione a distanza. Trattasi di corsi online organizzati da importanti Università – come la Stanford University o la Harvard University – che permettono a chiunque (Open), da qualsiasi parte del mondo (Massive) di partecipare ad un’aula virtuale (Online Courses) ricca di interazione, conversazione, attività e lavori di gruppo. In genere un MOOC dura qualche settimana, durante la quale possono esserci momenti di interazione sincrona (seminari a distanza in tempo reale) o interazione asincrona (lavori di gruppo, ecc…), così come momenti più sociali di condivisione (discussioni, confronti, ecc…) e momenti meno interattivi (letture, video, ecc…). Caratterizzante dei MOOC è la dimensione globale, sociale e aperta dell’apprendimento: il docente modera e stimola una continua conversazione online, che spesso avviene tra gli studenti tramite canali pubblici come twitter o il loro blog. Il valore di un MOOC, esattamente come accade per le aule in presenza, è nel confronto e nell’interazione tra i partecipanti. I MOOC, al momento, sono un fenomeno tipicamente universitario: sono corsi accademici messi a disposizione per una partecipazione “massive”, da tutto il mondo. Al termine del corso è spesso possibile farsi rilasciare un certificato o un attestato di partecipazione. Sarebbe possibile applicare la stessa formula in azienda?
Jeanne Meister, che abbiamo ascoltato ad Online Educa Berlin, descrive il caso dell’azienda McAfee che ha utilizzato la formula del MOOC per innovare l’induction training dei nuovi dipendenti. In sostituzione di 5 giorni di formazione d’aula frontale, viene fornito ai partecipanti del materiale didattico da esplorare e discutere con gli altri partecipanti e con il docente stesso in un arco di tempo più lungo, ma comunque più breve del tempo necessario all’apprendimento. I più attenti ai termini faranno notare che a causa della stessa modalità di erogazione di un corso, se confinato all’interno dell’azienda, si perde la caratteristica di “massive” e forse dovremmo parlare di SPOC o SPOOC, dove i corsi, anziché essere “massive”, sono “small” e “private”. Al di là dei termini, le aziende si stanno interrogando se la formula del MOOC possa essere una formula coinvolgente di Knowledge Management e quindi sulle modalità migliori per integrare i MOOC esistenti all’interno della formazione aziendale.
Marco Amicucci