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I 10 vantaggi del mobile learning

Il mobile learning non è più un trend. I dispositivi mobili sono ormai riconosciuti come efficaci strumenti formativi. Il mobile learning può dunque essere considerato come una metodologia valida ed adatta a rispondere ad esigenze e bisogni formativi contemporanei.
Ma quali sono i principali vantaggi del mobile learning?

Ne abbiamo individuati 10:
1) il mobile learning rende i contenuti disponibili ovunque ed in ogni momento,
2) i contenti erogati sono facilmente personalizzabili,
3) garantisce un aggiornamento rapido,
4) può essere utilizzato nel percorsi di blended learning,
5) utilizza modalità coinvolgenti,
6) è adatto a tutti i tipi di contenuto,
7) svincola dalla necessità di dover utilizzare un pc,
8) è adatto a tutti,
9) supporta nell’allenamento di competenze e conoscenze,
10) rende la formazione “frictionless”.

Non più un trend

Come noto, la formazione non è un settore “statico” ma in continuo mutamento e aggiornamento, in cui si alternano nel tempo metodologie e strumenti che in un determinato momento sono più in voga di altri.
Secondo Josh Bersin[1] dalla fine degli anni 90 ad oggi è possibile individuare cinque grandi fasi, ognuna con tendenze e peculiarità proprie. Ad esempio, la prima fase (1998-2002) è caratterizzata dalla diffusione dei Learning Management System e dei corsi a catalogo, gli anni successivi (2005) sono caratterizzati invece dalla diffusione del concetto di learning-path e dall’integrazione tra obiettivi formativi e di carriera.
Queste fasi non devono essere pensate come rigidamente separate bensì come delle “onde”, in cui una nuova fase evolve gradualmente e in continuità da quella precedente.
La fase in cui ci troviamo oggi è caratterizzata, secondo lo studioso americano, dall’utilizzo di strumenti per l’apprendimento sempre più integrati tra loro e volti allo sviluppo di capacità e competenze. Questa fase si pone in forte continuità con quella precedente, caratterizzata dalla diffusione dell’uso di dispositivi mobili e dalla conseguente tendenza a voler apprendere “anytime and anywhere”.

L’utilizzo di dispositivi mobili è dunque una tendenza sorta qualche anno fa ma che continua ad essere protagonista della formazione, anche se interpretata con nuovi paradigmi e adattamenti.
Anzi, tale utilizzo dovrebbe ormai potersi considerare non più una tendenza, ma un vero e proprio strumento formativo.
La diffusione di dispositivi mobili ha portato anche a parlare di “mobile learning”. Ma cosa s’intende per mobile learning? E quali sono i suoi principali vantaggi?

Cosa s’intende per “mobile learning”?

Il mobile learning può essere definito come processo di apprendimento strutturato per essere fruito utilizzando dispositivi mobili.
Questa definizione vuole mettere in luce come l’utilizzo di questi dispositivi comporti la necessità di strutturare i percorsi di apprendimento in maniera differente rispetto ai tradizionali corsi e-learning.
Mobile learning non significa solo accedere ai corsi e fruire i contenuti attraverso dispositivi mobile, ma comporta anche un cambiamento nel loro “design” ed organizzazione.
Non a caso, infatti, il mobile learning è stato accompagnato dalla diffusione del microlearning che può essere definito come approccio alla formazione caratterizzato da contenuti brevi e mirati. Il microlearning si basa sull’utilizzo di contenuti autoconsistenti, che possono essere consumati (iniziati e terminati) in poco tempo ed in modo indipendente gli uni dagli altri.
Mobile e microlearning sono strettamente legati perché apprendere in mobilità, attraverso smartphone o tablet, richiede contenuti parcellizzati e fruibili in sessioni brevi.

Il successo del mobile learning e le app formative

Negli ultimi anni si è diffusa sempre di più l’espressione “m-learning” in sostituzione di “e-learning”, che esprime il passaggio da electronic learning a mobile/microlearning.
Che cosa ha determinato questo importante passaggio e dunque il successo del mobile learning?
Secondo Pier Cesar Rivoltella [2] l’origine della diffusione del mobile e del microlearning va ricercata nel cambiamento del tempo e dello spazio cui abbiamo assistito negli ultimi anni.
«Oggi il tempo è “accelerato” e ciò produce un impatto sulla nostra attenzione, rendendola breve e frammentata. Dal punto vista della dimensione spaziale, invece, occorre tenere in considerazione la mobilità, poiché il consumo di informazioni avviene sempre più quando si è in movimento».
Inoltre, la diffusione dei dispositivi mobili ha modificato le nostre abitudini quotidiane e, in particolare, la ricerca di informazioni, che avviene ormai principalmente tramite smartphone.
Ciò si accompagna alle richieste di aggiornamento e apprendimento continuo.

Attraverso il mobile learning, smartphone ed altri dispositivi mobili si trasformano in strumenti di formazione attraverso cui poter trovare contenuti utili, non solo per rispondere ed affrontare esigenze lavorative, ma anche per sostenere sviluppo e crescita professionale.
Secondo alcune ricerche [3] la maggior parte delle persone che possiede uno smartphone (nel mondo sono circa 4 miliardi [4]) utilizza già questo strumento per fini didattici.
Negli ultimi anni, infatti, sono nate, e si sono sempre più diffuse, le app formative, che permettono di apprendere i più svariati argomenti.
Anche molte aziende hanno deciso di sviluppare delle app che sostengano l’apprendimento.

I 10 vantaggi del mobile learning

  • Contenuti disponibili ovunque ed in ogni momento

Il primo grande vantaggio del mobile learning è che permette di “avvicinare” la formazione alle attività lavorative quotidiane.
Il mobile learning supporta la cosiddetta “formazione on the job”, ossia la formazione sul luogo di lavoro. L’utente, grazie a mobile learning, può accedere velocemente ed in modo semplice ai contenuti formativi di cui ha bisogno, per ripassare o proseguire nell’apprendimento durante i momenti di pausa o inattività.
Fornire una formazione puntuale, e che si possa integrare nel flusso di lavoro, è molto importante, in quanto aiuta a percepire la formazione come utile e adatta al proprio lavoro, aumentando di conseguenza l’interesse nei contenuti forniti e la volontà di usufruirne.

  • Contenuti facilmente personalizzabili

I percorsi formativi pensati per la fruizione da mobile sono, secondo i principi del microlearning, composti da brevi contenuti autoconsistenti. In questo modo, i contenuti possono essere combinati in diversi percorsi, oppure l’utente può navigare liberamente tra questi costruendo il proprio percorso di apprendimento.

  • Aggiornamento rapido

La parcellizzazione di contenuti rende anche molto più rapido il loro aggiornamento.

  • Utilizzo nei percorsi di blended learning

Il mobile learning può essere utilizzato all’interno di percorsi blended per rendere maggiormente dinamica la formazione.
I percorsi di blended learning prevedono l’alternanza tra diverse modalità, ad esempio tra attività in presenza e a distanza e utilizzo di diversi strumenti.
I dispositivi mobili possono essere utilizzati per fornire contenuti pre o post lezione in aula, oppure, attraverso il mobile learning possono essere messi a disposizione contenuti di sintesi o aggiuntivi rispetto ai corsi per LMS.

  • Coinvolgimento

Nelle app formative spesso vengono utilizzate dinamiche e modalità simili a quelle dei social network (possibilità di mettere like, scrivere commenti, salvare contenuti ecc.) che generano coinvolgimento e stimolano il confronto. Attraverso il mobile learning è infatti possibile sostenere la nascita di comunità di apprendimento e scambio di conoscenze.
Mettere a disposizione delle soluzioni formative semplici da utilizzare, flessibili e che richiedono un basso impiego di tempo pur essendo molto coinvolgenti è oggi di fondamentale importanza. In particolare, tali aspetti permettono di adattare la formazione a contesti lavorativi sempre più caratterizzati dal lavoro da remoto.

  • Adatto a tutti i tipi di contenuti

Non esistono contenuti più o meno adatti al mobile learning. Esso rappresenta un valido supporto sia all’acquisizione di conoscenze e competenze tecnico-specialistiche, sia di competenze trasversali.

  • Svincola dalla necessità di dover utilizzare un pc

Non sempre gli utenti/lavoratori hanno un pc a disposizione. Inoltre, a causa di turni o spostamenti, non è sempre facile programmare con anticipo dei momenti formativi.
Il mobile learning permette di svincolarsi dalla necessità di utilizzare un pc permettendo agli utenti di accedere ai contenuti in modo rapido, semplicemente attraverso smartphone o altri dispositivi mobili.

  • Adatto a tutti

Apprendere attraverso app e dispositivi mobili non è qualcosa di adatto solo alle giovani generazioni. Tutti possono apprendere attraverso questa modalità e i contenuti audio e video forniti sono pensati per essere adatti a tutti, indipendentemente da età e competenze pregresse.

  • Supporta l’allenamento

Attraverso il mobile learning è possibile supportare l’allenamento e il rinforzo di conoscenze e competenze acquisite.
Possono essere, infatti, forniti, in modo dilatato nel tempo, brevi contenuti per il ripasso o l’esercizio. Inoltre, le app formative permettono di inviare notifiche per mantenere alto il livello di attenzione su determinati temi.

  • Rende la formazione “frictionless”

Infine, il mobile learning contribuisce a rendere la formazione frictionless (letteralmente, “senza attriti”), ossia fluida, senza ostacoli e a cui si riesce ad accedere in pochi step.
Attraverso l’utilizzo di app, ad esempio, l’utente può accedere direttamente ai contenuti, senza doversi autenticare ed inserire password.
Garantire una buona esperienza di apprendimento contribuisce a mantenere alto il livello di utilizzo dello strumento e l’interesse verso il percorso formativo.
Attraverso il mobile learning è possibile, dunque, erogare contenuti formativi in modo rapido e adatto alle nuove esigenze ed abitudini senza rinunciare a completezza e personalizzazione dei contenuti formativi.

 

[1] Josh Bersin è ricercatore ed analista in ambito industriale e tecnologico, in particolare, centro del suo interesse sono le applicazioni tecnologiche per la gestione e lo sviluppo delle risorse umane. J. Bersin, The Disruption of Digital Learning: Ten Things We Have Learned, JoshBersin.com, pubblicato marzo 2017, aggiornato gennaio 2020. https://joshbersin.com/2017/03/the-disruption-of-digital-learning-ten-things-we-have-learned/

[2] Rivoltella, P.C. Il microlearning. Da teoria dell’apprendimento a metodologia didattica: mobile learning, Just-in-Time-Teaching, EAS, Lectio Magistralis Expoloring the future, 17 febbraio 2021.

[3] https://www.edume.com/blog/mobile-learning-statistics

[4] https://news.strategyanalytics.com/press-releases/press-release-details/2021/Strategy-Analytics-Half-the-World-Owns-a-Smartphone/default.aspx

Scritto da: Arianna Meroni il 5 Settembre 2022

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