I saperi come campi di tensione tra i quali muoversi trasversalmente: dalle “pillole formative” di Amicucci alle nuove sfide dell’e-learning
[…] Nel mondo della complessità i saperi sono campi di tensione tra i quali muoversi trasversalmente. Attirano nella loro traiettoria strumenti spesso inattesi che trovano nell’apprendimento una distesa comune. Si può fare formazione in azienda attraverso il cinema, il teatro, l’arte? “Il nostro metodo è il contrario del Bignami”, spiega a La Repubblica. Non una formazione enciclopedica, fatta di classificazioni e definizioni, ma un modello che attraversa, sommuove e fa vacillare gli steccati disciplinari.
Amicucci non ha dubbi: nell’ecosistema dell’apprendimento il confine tra formazione e informazione tende a sfumare. La formazione formale, certificata e obbligatoria (scolastica, per intenderci), è solo una parte del percorso formativo dell’individuo. Non sono meno decisivi i modelli non formali (spesso intenzionali) e quelli informali (esperienziali e anche accidentali). L’infosfera può essere fonte preziosa dalla quale attingere. Ma c’è un rischio: “al sovraccarico informativo si è aggiunto un sovraccarico formativo” senza che i modelli didattici siano sostanzialmente cambiati rispetto al tradizionale trasferimento di informazioni. […]
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