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Pillole Skilla: la pre-formazione che aumenta la performance

AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla, è l’unica organizzazione in Italia che si occupa in modo strutturato e organico di tutti gli aspetti legati alla sclerosi multipla (SM), attraverso una prospettiva d’insieme che abbraccia il tema dei diritti delle persone con SM, i servizi sanitari e socio-sanitari, la promozione, l’indirizzo e il finanziamento della ricerca scientifica.
Nata nel 1968 per rappresentare i diritti e le speranze delle persone con SM, AISM è da allora il punto di riferimento più autorevole per chi è colpito dalla patologia, ma anche per i familiari, gli operatori sociali e sanitari e tutti coloro impegnati a cambiare la realtà di chi è colpito da sclerosi multipla.
Abbiamo chiesto a Renato Benzi, Responsabile Risorse Umane territoriali di AISM, che ruolo ha la formazione in una realtà del terzo settore la cui componente principale di risorse è volontaria.

Il target di riferimento dei percorsi formativi di AISM sono i numerosi volontari che a vario titolo operano in associazione. Come vengono adeguatamente formati?

Siamo certi che solo attraverso la formazione continua si possono porre le basi per costruire quella consapevolezza che guidi l’agire di tutti coloro che operano in AISM.
AISM ha già investito molto nella costruzione di un sistema di formazione attraverso l’istituzione nel 2008 di Accademia AISM, una scuola di formazione permanente di studio dedicata alle risorse umane dell’associazione.
AISM vede nella formazione un modo specifico per favorire, attraverso la crescita umana e lo sviluppo delle competenze delle persone, la diffusione e la condivisione dei valori e della cultura associativa e lo sviluppo della cooperazione e delle sinergie che rendono possibile il lavoro di rete.
Il percorso formativo dell’Accademia viene scandito in tre step:

  • Ingresso: in questa prima fase al volontario viene presentata l’associazione, i suoi scopi, i suoi valori e tutti gli ambiti in cui opera
  • Base: al volontario vengono offerti gli strumenti per poter iniziare le prime fasi dell’attività in associazione
  • Avanzato: il volontario può approfondire le proprie competenze per svolgere al meglio anche ruoli di responsabilità, come referenti e incaricati

Com’è iniziata la collaborazione con Skilla?

Conoscevo personalmente già Franco e Federico Amicucci, poi nel 2018 mi hanno invitato ad exploring eLearning e la conoscenza diretta è evoluta in una partnership. Il rapporto si è consolidato grazie al medesimo approccio che entrambe mettiamo quotidianamente nel portare avanti il lavoro.
Considerato il gran numero di volontari in tutta Italia, ho voluto, da responsabile, spingere molto per una formazione blended ed in eLearning, aspetto che ha contribuito all’aumento del numero dei partecipanti e del numero di corsi seguiti dagli stessi. Già prima del covid sentivamo l‘esigenza di erogare la formazione in maniera più diffusa e diversificata.
Abbiamo dunque integrato la nostra offerta formativa con le Pillole Skilla; in particolare sfruttando quelle dedicate alle skill trasversali.

Che risultati avete ottenuto?

Abbiamo subito notato che la formazione online centralizzava il sapere e migliorava la qualità dei contenuti in maniera diffusa; l’offerta formativa era più frazionabile e godibile. Un altro aspetto incoraggiante lo abbiamo ritrovato nella partecipazione: se prima la formazione frontale limitava la possibilità di essere presenti e partecipare, l’eLearning ci ha permesso di fruire della formazione anche in maniera asincrona. Inoltre, le Pillole Formative Skilla arricchiscono percorsi che progettiamo noi stessi. In questo senso fungono da contenuti propedeutici e integrativi a moduli webinar e frontali.

Nella nostra realtà non è semplice creare ingaggio: i volontari impegnano il loro tempo in maniera gratuita su molte attività, ed è difficile trovare un modo per chiedere loro di impegnare ulteriore tempo per la formazione ed imparare cose nuove e spesso complesse. Tuttavia, sapere che ci si può formare come e quando si vuole grazie a una batteria di titoli già fruibili, ha creato un buon engagement.
Abbiamo anche proposto formazione sulle competenze digitali, già prima della pandemia. La risposta migliore è arrivata dalla fruizione delle pillole legate ad Office, che abbiamo messo a disposizione non solo dei volontari ma anche degli stessi dipendenti.
Negli ultimi 3 anni c’è stato un innalzamento sia della quantità delle ore di formazione fruite, anche per via della pandemia, sia della qualità percepita, che abbiamo potuto misurare grazie a dei questionari di gradimento.

Che progetti futuri avete?

L’idea è quella di proseguire nell’utilizzo delle pillole come completamento di un’articolata proposta di percorsi formativi blended. Inoltre stiamo testando l’utilizzo di interi Learning Path Skilla a supporto dello sviluppo delle competenze associate ai profili dei nostri volontari.
La sfida è quella di supportare gradualmente le persone a fare la migliore autovalutazione delle proprie competenze per indirizzarle poi nell’approfondimento di specifici temi.

Scritto da: Team Skilla il 23 Agosto 2021

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