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Realtà aumentata: la nuova sfida di Intermac e Univpm

Realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) sono concetti e tecnologie con qualche elemento di contatto ma sostanzialmente diverse. Tale diversità si riflette inevitabilmente nei rispettivi dispositivi di utilizzo. L’obiettivo della VR è di rendere l’esperienza vissuta tramite il visore estremamente realistica e pienamente coinvolgente. L’utente è totalmente proiettato nella scena, può esplorarla ruotando la testa in qualsiasi direzione e muoversi all’interno di essa. Inoltre ha una chiara percezione di sé e delle distanze di oggetti e persone presenti nell’ambiente. La realtà aumentata è leggermente diversa, in quanto consente di sovrapporre informazioni sensoriali di natura artificiale/virtuale alla realtà per quella che è. In altre parole: mentre con la VR l’utilizzatore si trova in uno scenario del tutto sconnesso dalla realtà, con l’AR le figure e le scritte digitali entrano a far parte dell’ambiente per arricchirlo di nuovi contenuti. I relativi dispositivi usati riflettono queste differenze. Visori, dispositivi indossabili o display da posizionare sulla montatura degli occhiali costituiscono le tecnologie di quella che inesorabilmente sarà una “rivoluzione AR”: un’evoluzione delle modalità di fruizione di notizie e contenuti, in grado di arricchire il campo visivo dell’utente con nuovi input e stimoli inediti. In questo contesto di semplificazione dell’interazione uomo-macchina, combinando immagini digitali con oggetti reali, si inserisce l’esperienza risultante da una collaborazione tra Intermac e l’Università Politecnica delle Marche (Univpm). Al centro del progetto c’è l’utente finale, le sue sensazioni, la sua soddisfazione c’è una soluzione tecnologica radicalmente human-centered. La consultazione delle informazioni, l’interazione e la fruizione dei contenuti multimediali avvengono usando degli occhiali speciali oppure una camera che dispone di uno schermo touch dal quale è possibile gestire i comandi per realizzare efficacemente immagini e filmati visivi. Queste tecnologie evolvono il concetto di AR, soprattutto per quanto riguarda il dato: circonderà l’utente anziché costringerlo a un’osservazione asettica. Contenuti 3D, animazioni e informazioni testuali guidano l’utente e gli consentono di svolgere task step-by-step, senza mani, in quanto vengono usati direttamente gli occhiali. Il dispositivo diventa in sé un ottimo strumento di vendita, perché permette di visualizzare le opzioni a disposizione consentendo una sperimentazione totalizzante. Intermac si sta adoperando per fornire tecnologie innovative volte a semplificare e accelerare lo svolgimento di task riducendo la distanza tra l’uomo e le macchine. In futuro la differenza sarà costituita da aziende capaci di innovazioni tecnologiche pionieristiche, in grado di incidere positivamente sulle attività di produzione giornaliera, semplificando le operazioni più comuni, migliorando le prestazioni e riducendo i tempi di lavorazione in modo efficace.

Lorenzo Verdini, Matteo Trani e Carlo Strappa, Intermac

Emanuele Frontoni e Roberto Pierdicca, Università Politecnica delle Marche – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione Contributo collegato al progetto REALTÀ VIRTUALE (Formazione sulle attrezzature e software) di Fondimpresa avviato da Amicucci Formazione

Scritto da: Emanuele Frontoni e Roberto Pierdicca il 5 Aprile 2017

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