Scrivere prompt efficaci, in grado di generare il risultato desiderato, non è un’azione immediata.
Il prompt writing è una sorta di gioco interattivo, ha bisogno di prove e di dialoghi con il chatbot per migliorare ogni volta.
In questo articolo diamo 6 consigli, e relativi esempi, per scrivere prompt per IA in grado di generare testo e ChatGPT in particolare.
1. Ricorda il limite di token
ChatGPT, così come altri sistemi basati su LLM, sono in grado di elaborare solo un certo numero di token per volta.
I token sono blocchi di testo che possono variare da una singola lettera a intere parole. Ad esempio, la parola “ChatGPT” è composta da 3 token: Chat, G, PT.
Ricorda che token e caratteri non sono la stessa cosa. Nell’ambito dell’IA si utilizzano i token perché il funzionamento degli LLM si basa sulla comprensione delle relazioni statistiche tra di essi e sulla produzione del token successivo.
In ChatGPT 3 il limite di token è 4.096, sale a 8.000 o 32.000 nel caso di GPT4 (a seconda della versione da 8K o 32K) ed include sia il prompt che la risposta generata.
Se il limite di token viene superato si rischia di “perdere parti del discorso” e di avere risposte meno precise. I limiti di token vengono infatti imposti per garantire prestazioni efficienti.
Per poter calcolare i token OpenAI mette a disposizione questo strumento: Tokenizer.
2. Inizia con un’azione: “crea, scrivi, fai”
Il primo consiglio per scrivere prompt efficaci riguarda proprio l’incipit del processo di interazione con il chatbot.
È molto diverso iniziare la propria richiesta con “Sai (o puoi) scrivere un testo di 10 righe su [argomento]” rispetto ad utilizzare la frase “Scrivi un testo di 10 righe su [argomento]”.
Nel primo caso la risposta sarà principalmente focalizzata sulla conferma che sì, il chatbot sa eseguire questo compito. Nel secondo caso, invece, verrà fornito direttamente il testo richiesto.
Questo semplice esempio rende molto bene l’idea di quanto sia importante la costruzione di un prompt corretto per ottimizzare le risorse (tempo e costi) e ottenere un buon risultato. È bene dunque iniziare le richieste con verbi come “scrivi, crea, genera” ed essere diretti, senza “convenevoli” (ricorda anche il limite al numero di token!).
3. L’importanza del contesto
Anche se è necessario essere diretti, nello scrivere prompt è bene ricordare che chatbot e altri sistemi basati su IA, così come le persone, hanno bisogno del contesto e di qualche dettaglio per dare consigli efficaci.
Più informazioni forniamo in merito alla nostra richiesta, maggiore sarà la precisione nelle risposte. Per comprendere meglio questo concetto la strada più semplice è analizzare un esempio.
Se chiedo a ChatGPT informazioni su come imparare online una lingua straniera, ad esempio lo spagnolo, avrò una risposta generalista. Se chiedo invece come imparare lo spagnolo perché per alcune settimane abiterò a Madrid e vorrei essere in grado di interagire con le persone in contesti di vita quotidiana, allora otterrò con ottima probabilità informazioni più precise.
Il risultato ottenuto sarà quindi maggiormente in linea con le aspettative e avremo risparmiato del tempo.
4. I giochi di ruolo
Una delle funzionalità molto interessanti dei chatbot, e di ChatGPT in particolare, è la possibilità di generare risposte diverse in base al “ruolo” che gli viene assegnato. Possiamo, infatti, chiedere a ChatGPT di scrivere come un esperto in materia o secondo la prospettiva di un determinato professionista (avvocato, giornalista ecc.). Questo permetterà di ottenere dei risultati migliori.
Ad esempio, possiamo chiedere di creare tre differenti descrizioni di un prodotto tecnologico: dal punto di vista del product manager, dell’utilizzatore finale e di un giornalista che descrive il prodotto in un articolo. La prima descrizione si concentrerà sui vantaggi del prodotto e la sua unicità, la seconda su quali siano i punti di forza percepiti o le necessità a cui risponde, la terza su quale sia l’impatto sulla società o le problematiche a cui potrebbe portare.
5. Tono e formato
Oltre ad indicare il punto di vista o il ruolo di chi risponde, è utile dare istruzioni specifiche anche sul tono da utilizzare e sul formato per cui ci serve uno specifico testo o una risposta.
Ad esempio, possiamo chiedere di scrivere un testo con il tono ingenuo di un bambino, con quello serio e professionale di un professore, o ancora chiedere un testo specifico per una newsletter, per una pagina di prodotto su un sito o per un post sui social media. Ancora una volta, maggiori indicazioni daremo con il nostro prompt, migliore sarà la risposta che ci verrà fornita.
6. Sfrutta il chained prompting
Il chained prompting (letteralmente prompt concatenati) consiste nel suddividere una richiesta in più prompt, in modo da ridurne la complessità di elaborazione ed ottenere risposte più efficaci.
Ad esempio, se stiamo lavorando con ChatGPT perché ci serve supporto per elaborare una nuova proposta di marketing per un prodotto, possiamo, per prima cosa, chiedere di scrivere una descrizione generale dell’idea, poi da questa di sintetizzare in poche righe i punti chiave su cui ci si deve focalizzare e infine avere un’elaborazione dettagliata di ognuno di questi punti o solo di quelli per noi interessanti.
Conclusione
La sempre più frequente interazione con i sistemi di Intelligenza Artificiale generativa richiede lo sviluppo di nuove competenze e conoscenze derivate dallo studio e sperimentazione di questi strumenti. In particolare, per scrivere prompt efficaci è necessaria una combinazione di creatività, chiarezza ed attenzione ai dettagli. Inoltre, è sempre necessario controllare gli output generati. Sarà raro imbattersi in evidenti errori di battitura, di grammatica o grossolane invenzioni di fatti ed eventi. Tuttavia, se nell’output prodotto sono contenuti nomi, cifre o date di avvenimenti, le informazioni non sono sempre accurate o veritiere, è quindi sempre opportuno fare una verifica.
E ora… Non resta che provare!