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Storie di innovatori digitali: come restare al passo con un mondo che cambia

Nuovi strumenti e percorsi di apprendimento per un mondo che cambia

Allenare le proprie competenze digitali e restare al passo con le ultime innovazioni può rivelarsi complesso in un mondo in continuo cambiamento. Diventano necessari strumenti e modalità nuovi per far sì che ognuno possa seguire il percorso di apprendimento più adeguato alle proprie esigenze. Per questo Skilla, in collaborazione con partner dal mondo universitario, associativo, manageriale e consulenziale, ha sviluppato diversi percorsi innovativi per lo sviluppo delle competenze digitali, che partono da un impianto metodologico solido senza perdere di vista la necessaria concretezza, l’impronta manageriale tipica delle grandi aziende.

In particolare, l’app Digital Journey rientra in quella nuova proposta per l’apprendimento, utili quando il tempo è poco, trattandosi di contenuti agili e personalizzati sulla base di livello, area funzionale e settore di appartenenza di ognuno: durano 5 minuti, sono fruibili da smartphone e coinvolgenti grazie all’introduzione di testi, video, quiz e infografiche. Gli oltre 500 contenuti spaziano fra i molteplici temi legati al digitale: dalle innovazioni, alle specifiche tecnologie per settore, a consigli su come affrontare con serenità la trasformazione digitale.

Per restare al passo con un mondo che cambia, infatti, è importante innanzitutto comprendere quali sono e come funzionano tecnologie e strumenti nuovi, ma anche scoprire e confrontarsi con le realtà che ci circondano e che concretamente le adottano. Non si può parlare delle evoluzioni dell’intelligenza artificiale, dell’Internet of Things, dell’industria 4.0, senza ricordare che sono già parte integrante del nostro quotidiano: pensiamo alla sanità, turismo, finanza, immobiliare… Anche in Italia non mancano imprese innovative a cui, per la loro capacità di fare innovazione e giocare d’anticipo, potremmo guardare come casi scuola.

Perciò, abbiamo pensato utile integrare i contenuti delle app con il racconto che alcune di queste imprese hanno fatto di sé. Silvia Camisasca, fisica e giornalista, ha individuato e raccolto le loro testimonianze, così da approfondire le conoscenze digitali e contestualizzarle nello scenario attuale.

Storie di innovatori digitali

Per capire, ad esempio, i vantaggi e le possibilità offerte dai chatbot, è curiosa l’esperienza di Minerva, l’assistente virtuale creato da un gruppo di giovani esperti di digitale a supporto dei cittadini in fase di emergenza da coronavirus, per fornire informazioni certificate a contrasto delle fake news, oppure dei chatbot turistici creati da Citel Group, pensati per valorizzare le risorse locali e le bellezze del Golfo di Napoli. Citel Group, adottando anche strategie di open innovation, offre anche servizi e consulenza alle imprese accompagnandole nel loro percorso di crescita digitale.

Ma non sono gli unici che sfruttano le molte potenzialità dell’intelligenza artificiale e delle discipline annesse. Cargopooling è il più innovativo sistema di algoritmi predittivi nel mondo della logistica e dei trasporti, consentendo di risolvere, grazie alle tecnologie di big data e machine learning, problemi complessi in maniera semplice e sicura. Analogamente merita attenzione Sprinx Technologies, una società italiana di sviluppo software che opera nel campo dell’analisi video basata su intelligenza artificiale: grazie ad algoritmi di rilevamento 3D e deep learning, la società si pone al servizio mobilità e della sicurezza, contribuendo alla creazione di Smart Road e Smart City.

Reinventare le città per migliorare la qualità della vita – in un’ottica sostenibile – è anche l’obiettivo di Agritettura, che propone un nuovo paradigma culturale, progettando centri urbani in cui tutti possano riappropriarsi delle aree comuni contenendo l’inquinamento così da consentire la produzione sicura di cibo anche in città. Come sostiene il fondatore, infatti, “in agricoltura non occorrono solo braccia, ma anche menti”: Agritettura utilizza modelli predittivi, ricostruzioni in realtà aumentata e simulazioni con droni che permettano di ottimizzare i processi produttivi, oltre a IoT e il Cloud Computing utili alla cura e monitoraggio delle coltivazioni.

L’attenzione per l’ambiente unita a nuovi modelli di business è alla base dell’azienda iCarry, la “nuova frontiera della consegna sotto casa”, che si occupa di assicurare logistica ultrarapida con tipologie di mezzi ibridi-elettrici. Nello specifico, iCarry è la piattaforma di home delivery che abilita le consegne urbane per il mondo retail ed e-commerce, attivandosi, in fase di emergenza COVID-19, per assicurare a tutti le diverse necessità di spesa e farmaci.

Nell’ambito dell’industria, è impossibile non menzionare Roboze per il suo contributo per la manifattura industriale, valso all’attuale CEO la nomina di “promessa under 30” di Forbes nella categoria “industry”. Si affianca alle aziende manifatturiere nel processo di digitalizzazione dei loro processi produttivi, reinventando la tradizionale catena delle attività grazie alla stampa 3D.

Feat Food è il primo ristorante digitale italiano: offre a tutta la penisola la possibilità di ricevere cibi sani e di qualità, con un particolare riguardo agli sportivi. Il punto di forza è quello di offrire pasti e piani alimentari completamente personalizzabili combinando cibi gustosi e salutari. Trasversale a tutto questo è l’approccio innovativo ai processi e nel servizio proposto: basti pensare all’installazione di smart fridge per la distribuzione quotidiana di centinaia di pasti.

Nuove tecnologie e modelli di business

Per una società innovativa di successo, la chiave è proiettarsi al futuro senza dimenticare la crescita personale. Quella di generare valore e fiducia, stimolando crescita e sviluppo nella comunità, è la missione di Lombardini22, società di architettura, impegnata, però, anche in progetti di ricerca a più ampio raggio, che preparino alle sfide della contemporaneità, innovando costantemente. Fra i pionieri della ricerca, una delle più importanti società è Adamantic, grazie alla quale la blockchain entra nell’impresa e diventa strumento cardine di un nuovo modo di analizzare problemi ed efficientare i processi. Rendendo l’impiego della tecnologia dei registri distribuiti semplice ed efficace per ogni flusso o transazione dati, Adamantic permette di registrare in modo stabile, sicuro e trasparenti documenti, contratti, autorizzazioni, firme, autocertificazioni e così via, applicabili non solo nella fintech ma in tutti gli ambiti.

Come si apprende anche nell’app, infatti, la finanza non è certo l’unico settore rivoluzionato dalle nuove tecnologie e soluzioni digitali: si parla di fintech per le tecnologie finanziarie, di insurtech per quelle assicurative, di biotech per la biologia e molto altro ancora. Quest’ultimo in particolare è un settore difficile e delicato, in quanto richiede complicate procedure di approvazione da parte di autorità e importanti investimenti, spesso scoraggiati dalla necessità di lunghi periodi di ricerca. Genenta, spin-off dell’Ospedale San Raffaele di Milano, rappresenta senza dubbio la più importante startup biotech in Italia, impegnata nello sviluppo di terapie geniche per la cura dei tumori, utilizzando un vettore virale derivato dal virus dell’HIV per ingegnerizzare le cellule staminali del sangue di pazienti affetti da tumore.

Le proptech, invece, parola derivante dall’unione di property e technology, sono le tecnologie per il settore immobiliare: un esempio è la società Italianway, che gestisce immobili per conto dei proprietari, allo scopo di implementare il valore del patrimonio immobiliare. Migliaia di visitatori da tutto il mondo hanno vissuto un’esperienza unica in Italia grazie al software da loro ideato per l’ottimizzazione dei processi di gestione del ciclo di vita del vacation rental.

Si parla, infine, di HRtech per indicare le soluzioni tecnologiche per la gestione delle risorse umane. In questo settore, Wexplore ha fornito il primo consulente virtuale basato sul machine learning. Registrando i comportamenti e le domande più frequenti delle persone al lavoro, il consulente virtuale è in grado di informare su argomenti come procedure o policies dell’azienda, fino ad aspetti più delicati come relazioni tra colleghi. Secondo la founder, infatti, l’uso sapiente della tecnologia permette di valorizzare al meglio le persone, mettendo a disposizione un complesso di conoscenze e strumenti: da qui il motto Teach Tech, Learn Human, in altre parole “sfruttare la tecnologia per l’apprendimento e lo sviluppo di qualità tipicamente umane”.

Entrare dunque in contatto con le più significative realtà innovative italiane è un nuovo passo, pensato da Skilla, per far sì che tutti possano diventare cittadini del ventunesimo secolo consapevoli, curiosi e in continuo apprendimento. Il percorso di Digital Journey, così, si arricchisce anche di una nuova funzione utile al potenziamento delle proprie competenze e conoscenze sul digitale.

Per scoprire tutte le funzioni dell’app Digital Journey, visita il sito www.skilla.com/landing/digitaljourney e contattaci per conoscere come possono essere utilizzate nel tuo sistema formativo.

Scritto da: Elena Starnoni il 20 Novembre 2020

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