Nel corso degli ultimi 2 anni abbiamo assistito ad una significativa e crescente attenzione verso un tema molto importante: quello dell’accessibilità. Sia a livello nazionale che europeo, infatti, dal 2016 sono state emanate numerose norme, standard e linee guida che hanno come obiettivo principale quello di definire il campo di azione dell’accessibilità e, al contempo, fornire strumenti utili a favorire il rispetto della norma nelle molteplici attività e settori coinvolti.
Tra questi ultimi ci sono anche – e soprattutto – i settori della formazione e dell’apprendimento online, che si sono ritrovati con un’immediata applicazione legale. L’obiettivo è, quindi, trovare strumenti utili a garantire la massima inclusione possibile e che permettano la riduzione (o addirittura rimozione) di ostacoli che, fino a poco fa, impedivano la fruizione di contenuti formativi ad utenti con disabilità. È univocamente condivisa dal mondo universitario, accademico e aziendale, infatti, la centralità delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) e dell’eLearning quali strumenti a cui ricorrere per promuovere un maggiore livello di inclusione, usabilità e accessibilità.
Tre concetti fondamentali: inclusione, usabilità e accessibilità
Il concetto di inclusione applicato all’apprendimento in tutte le sue modalità (e quindi anche all’eLearning) consiste nell’adozione di un “modus educandi” capace di garantire la comprensione del bisogno formativo del singolo e la messa in atto di soluzioni funzionali allo stesso, che superino le rigidità metodologiche e le differenze di ogni sorta. Questo avviene principalmente ricorrendo alle ICT e a nuove modalità di progettazione dei percorsi formativi.
Per realizzare un eLearning davvero inclusivo è necessario renderlo, pertanto, sia accessibile che usabile. Ma cosa si intende esattamente con il termine “accessibilità” ed “usabilità”? E cosa hanno che fare questi termini con l’apprendimento online? Si tratta di concetti molto importanti, nonché funzionali e necessari per la realizzazione sia di ambienti che di corsi eLearning inclusivi. Sebbene siano concetti correlati, i termini afferiscono ad aspetti e dimensioni diverse.
L’accessibilità, infatti, è un concetto molto giovane e di tipo prevalentemente tecnico che fa riferimento a specifiche regole e parametri di implementazione.
Quando si parla di eLearning, il concetto di accessibilità assume almeno 3 differenti declinazioni:
- accessibilità delle piattaforme destinante all’apprendimento
- accessibilità dei contenuti formativi
- accessibilità delle attività di interazione
Per tutte queste declinazioni, il concetto ruota comunque intorno alla necessità di permettere agli utenti con disabilità di ricorrere ai c.d. “software assistivi” (es. Jaws, Read Runner, FireWox, NWDA) per accedere a siti web, piattaforme o fruire di corsi formativi online e riuscire così a bypassare le barriere/limiti causati dalla propria disabilità fisica o motoria. Questo implica il non risultare penalizzati o discriminati nelle attività di navigazione di siti web o piattaforme, apprendimento online o semplice acquisizione di informazioni.
Quando ci si chiede se una piattaforma o un corso eLearning siano accessibili, ci si deve interrogare sulla possibilità, da parte degli utenti, di poter attivare i software che permettono loro la conversione dei contenuti in format alternativi (da testo ad audio, da video a sottotitolo, da immagini grafiche a descrizioni testuali); se questa possibilità non viene garantita, allora non sono stati rispettati i requisiti di accessibilità. Quando, invece, ci si interroga se un ambiente o corso eLearning siano usabili, l’attenzione si sposta sull’ utente e non più sulla parte tecnologica. L’usabilità è, infatti, un concetto “user-centric”, attraverso il quale l’attenzione si sposta sulla modalità con cui l’utente è in grado di interagire, in questo caso, con una piattaforma per l’apprendimento o con un contenuto formativo. Una piattaforma eLearning o un corso online risultano perciò essere usabili solo se qualsiasi tipo di utente è in grado – indiscriminatamente – di interagirvi senza ostacoli, riuscendo a reperire semplicemente le informazioni utili alla comprensione di un argomento o all’acquisizione di una competenza.
In estrema sintesi potremmo dire che l’accessibilità mette al centro gli aspetti più strettamente tecnici e tecnologici, mentre l’usabilità mette al centro l’esperienza delle persone e degli utenti (con o senza disabilità). La vera sfida che il mondo dell’eLearning si trova ad affrontare per realizzare ambienti e corsi formativi realmente “per tutti” sta proprio nella possibilità di adottare soluzioni che siano sia accessibili che usabili, attingendo rispettivamente a tecnologie e metodologie dell’apprendimento innovative ed inclusive.
Strumenti e nuove competenze per la realizzazione di un unico obiettivo
Nella creazione di ambienti formativi inclusivi – quindi sia accessibili che usabili – svolge un ruolo centrale il momento della progettazione, nel corso del quale tutti i soggetti coinvolti (progettisti, docenti, tutor, coach) sono chiamati ad attivare un mix di competenze, conoscenze e strumenti indispensabile per riuscire a mettere in campo soluzioni eLearning efficaci, uniche e senza barriere all’accesso per persone con disabilità.
Tra i principali strumenti da conoscere e dai quali attingere, già nel momento della progettazione, vanno sicuramente menzionati i contenuti di tutte le norme, gli standard e le linee guida prodotti fino ad ora.
Nello specifico:
- le normative ci aiutano a comprendere i principi e gli obiettivi da realizzare
- gli standard (come, ad esempio, quelli dell’IMS Global Learning Consortium) ci offrono un modello di riferimento condiviso ed accettato a livello internazionale
- le linee guida (ad esempio le WCAG – Web Content Accessibility Guidelines) ci offrono raccomandazioni redatte da organizzazioni competenti, allo scopo di rendere appropriati gli interventi e garantire uno standard omogeneo ed elevato di qualità
Attingere ai contenuti e alle raccomandazioni descritte negli standard, nelle linee guida e nelle leggi, è al contempo indispensabile e insufficiente.
Ancora oggi, malgrado un’aumentata attenzione sulle tematiche e un’elevata proliferazione di testi di letteratura tecnico-scientifica sull’argomento, sono molti gli utenti e discenti con disabilità che in azienda o nei momenti dedicati all’autoformazione e all’apprendimento sperimentano situazioni di inaccessibilità. Questo accade perché, fino ad ora, non si è riusciti ad “andare oltre”, attingendo e mettendo in campo alcune “nuove” competenze come problem solving, design thinking, project management, flessibilità, creatività e diversity management che, insieme alla tecnologia, possono rappresentare un ricco bacino dal quale attingere per implementare soluzioni che siano davvero esenti da discriminazioni ed inclusive al 100%.
Come muoversi
Realizzare ambienti e corsi formativi online inclusivi è sfidante ma necessario. È fondamentale partire da una progettazione “consapevole” degli obiettivi formativi, del target di riferimento e della tecnologia a disposizione, oltre che “coerente” con la normativa, gli standard e le linee guida attuali. Altrettanto fondamentale risulta essere poi il coinvolgimento attivo degli utenti finali, soprattutto nelle fasi di progettazione e controllo qualità.
Solamente il giusto mix tra accessibilità tecnologica e metodologica e l’attivazione di competenze tecniche e soft skill ci permetterà di rendere l’eLearning realmente inclusivo.
Il 15 luglio abbiamo approfondito l’argomento in un nostro webinar gratuito.
Scopri di più su SlideShare